Il progetto si svilupperà seguendo una visione di lungo termine. La sede del progetto, che sorgerà a Oristano nella ex Mensa dello studente a Sa Rodia, sarà infatti il centro in cui, nei prossimi anni, si svilupperanno attività continue a sostegno dell’agroalimentare sardo. I 5 cluster di progetto avranno invece una durata limitata e termineranno entro giugno 2023. Trascorsa tale data, competenze e tecnologie verranno trasferite alle aziende che potranno farle vivere con la propria attività.
Le attività del progetto hanno l’obiettivo di sviluppare idee e risultati innovativi attraverso fasi di ricerca e sperimentazione, in stretta collaborazione tra gli organismi di ricerca e le imprese coinvolte.
Nuovi prodotti e processi, nuovi metodi di marketing, nuove formule organizzative: scopri le tematiche dei cluster di ILab Food Oristano.
Cluster 1. Muggine.
Il Cluster 1 è dedicato al progetto Muggine e ha l’obiettivo di incrementare la produzione di bottarga da animali in cattività.
Nel dettaglio, prevede due attività: la prima legata alla chiusura del ciclo vitale con il pieno controllo del ciclo riproduttivo del riproduttore; la seconda legata invece all’individuazione di condizioni di allevamento idonee per far progredire il processo gametogeno verso stadi più idonei alla produzione di bottarga.
Cluster 2. Ostrica.
L’obiettivo del Cluster 2 è potenziare la produzione di ostriche in Sardegna attraverso l’utilizzo di nuove attrezzature e sistemi di allevamento innovativi.
A tal proposito, alcune delle attività previste si focalizzano sulla diversificazione della produzione di ostriche in Sardegna, promuovendo l’allevamento dell’ostrica piatta O. edulis, e la valutazione dei potenziali benefici produttivi di un sistema multitrofico integrato (IMTA) di ostriche e pesci.
A chiudere il ciclo di attività, una fase di valutazione della qualità e della sicurezza alimentare di questi scenari sperimentali, e il perfezionamento dei protocolli di riproduzione attraverso tecniche di condizionamento dei riproduttori selvatici e l’allevamento di larve per la produzione di giovanili da semina.
Cluster 3. Paniere alimentare.
Al centro del Cluster 3, vi è la valorizzazione dei prodotti agroalimentari attraverso miglioramenti produttivi orientati alla commercializzazione.
Il Cluster prevede la suddivisione delle attività secondo due linee d’azione.
La linea A mira a incrementare la caratteristica di specificità e singolarità della Vernaccia di Oristano DOC e la sua qualità percepita da parte dei consumatori, locali e non, e dei visitatori del territorio di riferimento.
La linea B, invece, mira a valorizzare la qualità e la varietà dei formaggi freschi prodotti in Sardegna attraverso innovazioni tecnologiche da implementare in fase di trasformazione e di addizione dei fermenti lattici.
Cluster 4. Marketplace.
Il Cluster 4 prevede la creazione di un marketplace per la vendita e la promozione dei prodotti agroalimentari sardi.
L’obiettivo è stabilire e rafforzare una connessione commerciale diretta fra i produttori e i loro clienti, dando visibilità alle aziende del territorio, portando innovazione dei processi e favorendo la transizione digitale, con conseguente crescita di efficienza e produttività.
Le attività previste riguardano i processi di digitalizzazione delle fasi di vendita, il trasferimento di un know-how relativo a digital marketing e digital communication, lo sviluppo di una struttura commerciale condivisa e di un modello operativo logistico distributivo.
Cluster 5. CUCINA SOSTENIBILE.
Il cluster 5 è dedicato ai temi della cucina sostenibile: dal Km 0 alla filiera 100% sarda, le imprese si confrontano con i problemi e le opportunità che nascono dalla ricerca della sostenibilità.
Insieme con chef ed esperti di cucina verranno affrontati i temi che portano dalla produzione alla commercializzazione, fino al consumatore finale rispettando l’ambiente e il territorio.
I punti cardine
Di ILAB FOOD Oristano SONO:
Visione di lungo termine
Il contesto geografico circoscritto
La cooperazione tra i diversi soggetti
Le tematiche della S3
La sostenibilità del progetto