Giovedì 18 maggio, presso il Chiostro di Oristano, si è tenuto il workshop intermedio della Linea A – Vernaccia di Oristano del Cluster 3 – Paniere Alimentare.
All’incontro erano presenti Giuseppe Melis, Responsabile Scientifico della Linea A, Rossana Livia Fozzi, Assessora alle attività produttive (artigianato, agricoltura, commercio e industria) del comune di Oristano, Francesco Asquer, Direttore Consorzio UNO, Aldo Buiani e Davide Orro, Direttore e Vicedirettore del Consorzio della Vernaccia di Oristano DOC, in rappresentanza delle aziende che hanno aderito singolarmente al Cluster.
L’appuntamento – che aveva l’obiettivo di raccontare il percorso dell’attività di ricerca da novembre a oggi – si è svolto come un momento di condivisione dei risultati delle prime due azioni svolte dal gruppo di lavoro: 6 focus group e 1 indagine esplorativa su porzioni di popolazione di differente età, residenza e professione. L’obiettivo di tale ricerca era comprendere i consumi di bevande alcoliche e il grado di consapevolezza e conoscenza del prodotto Vernaccia di Oristano.
Nel corso dei focus group degli ultimi mesi – per la parte di analisi qualitativa – sono state messe a confronto almeno 6 generazioni, ovviamente diverse sotto molteplici aspetti, tra cui attitudini e comportamenti. Ogni fascia d’età ha espresso il proprio punto di vista in merito alla percezione della Vernaccia di Oristano, come segue:
- 18-24: conoscono la vernaccia ma ne fanno uso solamente in occasione della Sartiglia. Sono in grado di descrivere il percorso sensoriale ma non i processi di vinificazione. Sono d’accordo a identificare il prodotto come rappresentativo della provincia di Oristano;
- 25-45: conoscono la vernaccia e ne fanno uso in diverse occasioni. Sono in grado di descrivere il percorso sensoriale ma in pochi conoscono i processi di vinificazione. Sono d’accordo a identificare il prodotto come rappresentativo della provincia di Oristano;
- over 45: conoscono la vernaccia e ne fanno uso abbastanza frequentemente. Sono in grado di descrivere il percorso sensoriale e anche i processi di vinificazione. Sono d’accordo a identificare il prodotto come rappresentativo della provincia di Oristano.
Per quanto riguarda l’indagine quantitativa, negli scorsi mesi è stato somministrato un questionario a consumatori e non di vernaccia. Il numero totale di questionari compilati è stato 581. Tra le prime domande, un indice di gradimento dei prodotti maggiormente identitari del territorio dell’oristanese: dopo la bottarga, il secondo posto è stato della vernaccia.
Altri risultati mostrano trend e percezioni sul mondo della ristorazione, sui prezzi e sugli abbinamenti culinari.
L’ultimo step, in previsione della chiusura del progetto IlabFood Oristano a giugno, prevede la somministrazione di un questionario ai responsabili del settore della ristorazione.
Seguiranno iniziative, organizzate dal comune di Oristano in sinergia con il Consorzio UNO e il Consorzio di tutela della Vernaccia di Oristano DOC, atte a diffondere ulteriormente il concetto di “sardità” legato alla vernaccia, oltre che maggiore consapevolezza sulle sue potenzialità.